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NAPOLEONE E LA PIANOSA: L'IMPERATORE RINNOVA LA TRADIZIONE IMPERIALE ROMANA

Napoleone e la Pianosa: l'imperatore rinnova la tradizione imperiale romana Era il 19 maggio 1814 quando Napoleone, giunto all'isola d'Elba da poco più di due settimane, formalizzò la presa di possesso dell'isola di Pianosa facendovi un breve soggiorno insieme a un consistente numero di dignitari e incaricati delle potenze alleate. Questa presa di possesso costituì un motivo di polemica sia da parte di chi vi ravvisava un atto arbitrario nei confronti dei principi Boncompagni Ludovisi (antichi proprietari dell'Isola), sia da parte di chi vi rilevava una forzatura nei confronti del Trattato di Fontainebleau che avrebbe assegnato a Napoleone solo l'Isola d'Elba e non le isole più o meno prossime come Palmaiola, Montecristo e soprattutto Pianosa.

Tuttavia Napoleone sembra aver capito che la piccola isola di Pianosa aveva in sè delle risorse da sfruttare. Sappiamo che quest'isola probabilmente fu oggetto di un progetto di ripopolamento e coltivazione molto ampio e dettagliato, voluto dall'Imperatore e ben descritto da Pons de l'Hérault (Souvenirs et Anécdotes de l'Ile d'Elbe) in tutti i suoi più curiosi particolari.

I.S.C.A.G Istituto Storico dell'Arma del Genio, Roma - Pianta dell'Isola di Pianosa La consultazione delle fonti relative alla corrispondenza imperiale privata e generale, tuttavia, aggiunge anche un'altra modalità  d'uso di Pianosa da parte di Napoleone. Per prima cosa si rileva che all'Isola fu assegnato come Comandante civile e militare, il maggiore Jean Carles Gottmann, già Comandante della piazzaforte di Longone.

Potrebbe sembrare una promozione, ma le fonti archivistiche e bibliografiche riferiscono di un suo pessimo carattere, testimoniato anche dalle varie incomprensioni con l'Imperatore, col Tenente del Genio, con il Deputato di Sanità. Siamo di fronte, forse, a un promoveatur ut amoveatur che potrebbe individuare una finalità punitiva dei trasferimenti a Pianosa, da Napoleone (o, se vogliamo, da Augusto) fino a un recente passato.

In una lettera scritta da Napoleone al generale Drouot (Governatore dell'Isola d'Elba) in data 9 agosto 1814 si trova l'ordine di inviare soldati della Guardia in punizione proprio su quest'isola. La lettera si trova in Le régistre de l'Ile d'Elbe, pubblicato nel 1897 da Leon Pelissier, ed è intitolata Invio di granatieri in punizione alla Pianosa. Recita così:

Ho già ordinato di inviare alla Pianosa un granatiere della Guardia; inviatevi anche i granatieri Renaud, André, Badano, Carpentier, e il lanciere Sobolowski, e così fanno sei uomini. Non percepiranno il loro soldo, e sarà fatto loro un conguaglio quando saranno tornati. Verranno impiegati nei lavori e avranno per vivere la loro razione e la diaria che si darà loro. Se ne saremo contenti, li si farà rientrare nella Compagnia entro due mesi, dopo avermi fatto rapporto a questo riguardo. Raccomandate al Comandante della Pianosa di sorvegliare questi uomini e di far loro considerare questo soggiorno nell'isola come una punizione. Mandatevi anche il sergente Perrier. Un sergente farà le funzioni di sergente maggiore e, poiché ve ne sono di più di quanti ne servano, sarà inutile rimpiazzarlo; aggiornate quello che riguarda Riverand. Se il signor Gottmann sorveglierà  bene questi uomini e parlerà loro, questa punizione potrà esser salutare; forse qualcuno potrà anche stabilirsi alla Pianosa.

E' interessante a questo riguardo osservare che nell'Archivio Storico del Comune di Portoferraio - situato nel Centro culturale De Laugier - è conservato, e attualmente esposto nella mostra dedicata a Napoleone, un elenco di soldati da sanzionare con la descrizione per ciascuno di essi del reato commesso. Grazie alla trascrizione fornitaci della dottoressa Gloria Peria - Responsabile della gestione Associata degli archivi elbani e curatrice della mostra - possiamo conoscere chi erano e quali fossero i motivi per cui questi militari meritassero la punizione:

I.S.C.A.G Istituto Storico dell'Arma del Genio, Roma - Pianta del forte teglia non ultimato Guardia Imperiale Battaglione Napoléon
Stato nominativo degli uomini che per la loro cattiva condotta non sono degni di servire nella Guardia:

Perrier Louis, Sergente Maggiore, figlio di Louis e di Marie Soutiers nato il 13 febbraio 1788 a Saint Jean del Gard, entrato in servizio il 13 nevoso anno 11. Osservazioni: Cattiva condotta estrema. Ha disertato la Compagnia con una donna di cattivi costumi. Ha contratto dei debiti verso molti abitanti della città. Incolpabile di corruzione.

Riverain Jean, Sergente, figlio di Honnoré e Anna Rosati, nato il 13 maggio 1784 a Orim dipartimento del Var. Entrato in servizio il 13 messidoro anno 9. Osservazioni: insubordinazione. Capo del Complotto e maldicente nei confronti dei superiori.

Renaud Antoin, Granatiere, figlio di Nicolas e di Rose Gelet, nato il 9 dicembre 1776 a Metz. Entrato in servizio il 12 pluvioso anno 12. Osservazioni: ubriacone all'eccesso. Insubordinazione. Attaccabrighe, assente molto spesso agli appelli. Attualmente all'ospedale per una ferita ricevuta in duello.

André Jean, Granatiere, figlio di André e di Gabrielle Bauti, nato il 28 maggio 1784 a Charteriche, dipartimento delle Ardenne. Entrato in servizio il 23 brumaio anno 9. Osservazioni: indisciplinato, si rifiuta di fare il suo servizio, disonesto, di nascosto ha portato l'insubordinazione, bestemmia. Ha picchiato due caporali della sua Compagnia.

Badano ... , Granatiere, figlio di Philippe e Angeline Mastrik, nato il 20 giugno 1778 a Essis, entrato in servizio il 4 settembre anno 9. Osservazioni: maldicente nei confronti dei superiori, si rifiuta di fare il suo servizio. Ha fatto 5 giorni di camera di punizione per la sua cattiva condotta che non si è per niente corretta.

Carpentier Adrien, Granatiere, figlio di Antoine Francois e di Margherite Ducros, nato il 29 luglio 1788 a Vichinsheim dipartimento [du pas] de Calais. Entrato in servizio il 28 dicembre 1802. Osservazioni: capo della rivolta. Insubordinazione, oltraggio, maldicente nei confronti dei superiori.

Sobolowski, lanciere ... nessuna notizia ... Osservazioni: attaccabrighe, cattivo soggetto, disonesto, insubordinato e assente sempre agli appelli.

Certificato dal Tenente Colonnello Comandante
Porto Ferrajo, 8 agosto 1814

Si tratta proprio degli stessi militari ricordati nella lettera di Napoleone che riportiamo trascritta. Dalla lettura di queste testimonianze, appare evidente la velocità  con cui vengono applicate le punizioni: l'elenco viene stilato 1'8 di agosto del 1814 e Napoleone prende provvedimenti immediati, il giorno successivo.
E possiamo anche aggiungere, sempre grazie allo studio di corrispondenze imperiali, che il Drouot - a seguito di alcune segnalazioni del comandante Gottmann - il 28 agosto ha di che lamentarsi con l'Imperatore per la continua indisciplinatezza di due di questi granatieri (l'André e il Renaud) ai quali Napoleone preannuncia, già il 31 agosto, una punizione ancora più severa se continuano con la loro condotta turbolenta.
Si fa avanti comunque un'altra osservazione che invece ribadisce un concetto già anticipato e cioè che Napoleone, pur vedendo nell'isola di Pianosa una potenziale fonte di ricchezza economica, continua a relegarla nella prospettiva politica e "culturale" - più tardi definitivamente sancita dalla creazione del penitenziario - di segregazione, e forse di allontanamento dei marginali, comunque degli individui da "separare".

Ilaria Monti

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