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OK I LAVORI DI RESTAURO DELLA TORRE DI PIANOSA

Il Tirreno, 19 giugno 2014

L'isola di Pianosa celebra il suo patrono San Gaudenzio. Un momento particolare per l'ex isola del Diavolo, ci racconta Giuseppe Mazzei Braschi, presidente dell'associazione Amici di Pianosa, con tre fatti che, in modi diversi, riguardano da vicino chi, proprio su questa isola, ci ha vissuto in passato.
Partiamo dalla celebrazione.
L'appuntamento è per oggi, con il momento celebrativo in onore del patrono San Gaudenzio, con tanto di messa. "Ci ritroviamo - commenta il presidente - nella chiesa di San Gaudenzio danneggiata, ma agibile, per ricordare il patrono. È un appuntamento a cui teniamo molto".

torre di Pianosa

L'impegno dell'associazione a favore dell'isola ha prodotto dei risultati significativi. Tra questi, sicuramente, l'ultimazione dei lavori alla torre, posta all'ingresso del carcere ormai chiuso dal 1998. "Abbiamo contribuito con 8000 mila euro per favorire la rinascita del nostro ambiente - racconta Giuseppe Mazzei Braschi - la progettazione del recupero edilizio esterno è stata affidata all' architetto Luisa Zampogna, mentre il Comune di Campo nell'Elba ha messo a disposizione l'ingegner Schezzini come direttore dei lavori. La nostra associazione ha poi raggiunto un'intesa col Demanio per l'affitto annuale di oltre 6000 euro per i locali dove da anni gestiamo il museo fotografico della Pianosa, con la raccolta delle tante vicende locali e abbiamo realizzato anche diverse pubblicazioni che sono in vendita.

Il nostro gruppo è composto da 230 iscritti e sono quattro le famiglie che hanno radici più antiche: Foresi, Batignani, Barellini e noi Mazzei Braschi. Io sono il presidente e il vice è il geologo Luca Maria Foresi che pochi giorni fa ha inaugurato la mostra dell' evoluzione geologica del nostro territorio, nella Casa del Parco, che rimarrà aperta fino al20 ottobre". Solo pochi giorni fa, per chiarire l'attaccamento degli ex residenti nei confronti dell'isola, il gruppo degli Amici di Pianosa ha tenuto una commovente cerimonia al piccolo cimitero locale, con la sepoltura delle ceneri di Erminia Foresi e Wanda Fazzi, tornate così "a casa".

Stefano Bramanti

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