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I VACANZIERI TORNANO A PIANOSA MA MANCA UN PRESIDIO SANITARIO

Il Tirreno Extra, 3 maggio 2012

I vacanzieri tornano a Pianosa ma manca un presidio sanitario.
Da due anni la Croce Rossa ha lasciato l'isola a causa dei costi proibitivi legati all'affitto della sede.
Per interventi di primo soccorso rimane un armadietto nelle strutture gestite dalla San Giacomo.

I turisti tornano a Pianosa, il collegamento marittimo giornaliero in continuità territoriale da Marina di Campo. Fflotte di scolaresche a amanti della natura invadono l'hotel Milena, quello gestito dalla cooperativa "San Giacomo". Pianosa di fatto è pronta per iniziare la stagione turistica 2012, anche se manca nuovamente un presidio sanitario e il degrado in molte parti dell'isola regna sovrano. II ponte del primo maggio è stato l'anteprima di un'estate che si spera affollata, con l'ex colonia penale che comunque non potrà accogliere più di 250 persone al giorno essendo un'area protetta sotto i vincoli del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. I problemi però non mancano.

In questi anni Pianosa si sta "disintossicando" dal carcere chiuso nel '98, dopo 140 anni di attività (di cui 5 di 41 bis, quello più invasivo), ma non sono mancati i tentativi di riapertura. L'ultimo qualche mese fa da parte del ministro della giustizia Paola Severino. A questo proposito, per discutere dello sviluppo dell'isola, entro l'estate ci dovrebbe essere un incontro istituzionale fra gli enti locali e l'attuale governo. . "Proclami che vengono fatti in ogni legislatura senza conoscere minimamente l'isola - dice una guida ambientale che ogni giorno fa la spola Campo - Pianosa.. Durante gli ultimi anni in cui sorgeva il penitenziario si è costruito ovunque, sprecando una marea di soldi.

L'ammodernamento della caserma Bombardi ne è un esempio: un corridoio "volante" collega il nuovo edificio al vecchio con tanto di parcheggi sottostanti e il tutto non è mai stato utilizzato". Costo totale dell'opera: circa 20 miliardi di vecchie lire, con l'edificio che è stato riempito di elettrodomestici all'epoca nuovissimi e ad oggi fatiscenti. A questo si aggiunge un degrado pauroso in molte parti dell'isola, con metalli arrugginiti sparsi qua e là e un paese le cui costruzioni si tengono in piedi per miracolo. "Una volta era un giardino", dicono le persone più anziane. Ma oggi è difficile fare manutenzione. Quasi tutto è di proprietà del Demanio ( ha fatto ricorso in Cassazione contro il Comune per la proprietà di alcuni terreni ed edifici) e resta impassibile di fronte agli edifici fatiscenti.

L'amministrazione Segnini lo scorso anno ha portato la raccolta differenziata, migliorato I'ìlluminazione e messo in sicurezza il molo di attracco (e sicuramente ha a cuore il futuro dell'isola), ma i problemi restano e hanno radici lontane. La crisi economica poi non aiuta. Nonostante l'afflusso turistico, nessun ente pubblico ha predisposto per quest'anno un presidio sanitario. Dopo che due anni fa la Croce Rossa se ne è andata a causa dei costi proibitivi per affittare dal Demanio la struttura di piazza Beppe Montana, nessuno ha trovato una soluzione. Per interventi di primo soccorso rimane un armadietto nelle strutture della cooperativa, senza personale specializzato.

Stefano Taglione

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