Il Tirreno Extra, 6 febbraio 2012
Aquavision deve prendere come modello la Toremar. Per andare a Piombino non devo prenotare la nave con ventiquattr'ore di anticipo. La stessa cosa si dovrebbe fare per poter raggiungere l'isola di Pianosa perché è anche questa una linea di continuità territoriale.
L'altolà al "servizio chiamata", la modalità di trasporto per l'isola piatta concordata fra il Comune di Campo nell'Elba e Aquavision per queste settimane invernali, non piace all'ex assessore alla portualità del comune di Campo nell'Elba, Alessandro Dini.
ll consigliere anziano critica il via libera concesso dall'amministrazione comunale campese guidata da Vanno Segnini all'interruzione giornaliera del collegamento.
La linea tanto sbandierata - sottolinea amareggiato Dini - non c'è più. ll servizio per Pianosa, quando è
attivo, parte da un altro porto e non da Marina di Campo. E da metà ottobre è fermo. Avrebbe dovuto essere operativo tutto l'anno, tranne in caso di maltempo e ad insindacabile giudizio del comandante.
Dini non si spiega come mai la compagnia marinese abbia deciso di operare dal porto di Marina di Campo tutto l'anno, nonostante i problemi che affliggono da sempre il porto campese.
Queste condizioni di insicurezza non sono nuove - spiega Dini - e Aquavision quando partecipò alla gara conosceva bene la situazione. In ogni caso,le condizioni meteomarine di questo inverno, eccezion fatta per il 4 novembre, sono state sempre ottimali. Non capisco come mai ci sia questa volontà di partire da altri porti, il servizio dovrebbe essere garantito sempre e solo da Marina di Campo.
