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PIANOSA SENZA ASSISTENZA SANITARIA

Il Tirreno Extra, 5 agosto 2011

Pianosa senza assistenza sanitaria.
Chiusa la sede della Croce Rossa nonostante le centinaia di turisti.
In compenso apre il primo albergo della coop San Giacomo ma la villa di Agrippa è ancora in degrado.

PIANOSA. Apre l'albergo, parte la raccolta differenziata, ma manca l'assistenza sanitaria e la Villa di Agrippa sta cadendo a pezzi. Una Pianosa con più ombre che luci quella che si appresta ad entrare nel clou della stagione turistica. A fare bella mostra di sé il solito mare cristallino, alcune novità interessanti, ma anche scenari da terzo mondo su sanità, sicurezza e beni archeologici.

Manca il soccorso. La Croce Rossa Italiana, fino all'anno scorso presenza fissa sull'isola del Diavolo, quest'anno non c'è più. L'edificio di piazza Beppe Montana è chiuso, e non da qualche giorno. Un problema grave, dato che Pianosa, oltre ad essere abitata da qualche decina di persone, ne vede sbarcare sul proprio porto altre 250 che in caso di problemi di salute devono solo sperare nella buona sorte. Alla Croce Rossa è scaduto il contratto di locazione stipulato con il Demanio, che al momento per via di problemi burocratici non è stato ancora rinnovato.

Bagnino e controlli. Non è certo una novità, dato che il servizio di salvamento a Pianosa non è mai esistito, ma senza i volontari anche fare il bagno a Cala Giovanna può essere un'insidia. Con l'avvio della continuità territoriale è lecito pensare che sempre più persone affollino la spiaggia. Lunedì scorso, infatti, sul traghetto Aquavision c'erano un centinaio di persone, segno che il servizio funziona. Sempre in tema di sicurezza manca un adeguato controllo sul territorio. Normalmente sarebbe proibito oltrepassare da soli le mura carcerarie, ma in realtà non è particolarmente difficile giungere indisturbati fino alla Caserma Bombardi.

La villa dimenticata. Come se non bastasse, anche in tema di beni archeologici la situazione è drammatica. Nonostante i progetti di Comune e Soprintendenza niente si è mosso e la villa di Agrippa è al collasso. L'unica padrona dell'area è la vegetazione sempre più invadente. Anche parte della tensostruttura protettiva, che pur essendo antiestetica sta salvando la villa, è ormai arrugginita. Ma la cosa più incredibile è che il tutto sta accadendo nella più totale indifferenza. Chi sbarca a Pianosa può fare il bagno a Cala Giovanna e usufruire dei servizi offerti dalle guide ambientali, ma la villa romana è fuori da questa cerchia, tanto da essere considerata niente di più che un rudere in abbandono. In questo stato si trovano anche gran parte delle case del paese, che si tengono in piedi per miracolo.

Apre l'albergo. Una nota positiva è invece l'apertura della prima struttura ricettiva isolana. Una novità molto recente, dato che l'hotel, situato nell'ex foresteria, è stato inaugurato lo scorso 19 luglio dalla Cooperativa “San Giacomo”. «L'albergo - dice il direttore Brunello De Batte - è composto da sei camere. Chiunque voglia usufruire di questo servizio dovrà prenotare l'alloggio con qualche giorno di anticipo così da darci il tempo di informare il Parco sul numero di persone presenti a Pianosa. Anche se l'hotel è di piccole dimensioni, pensiamo di aver compiuto un piccolo grande passo per migliorare Pianosa e la vita dei nostri straordinari ragazzi».

Raccolta differenziata. Da agosto è partita anche la raccolta differenziata. «I cassoni funzionano da lunedì - conferma De Batte - e anche il sistema di illuminazione pubblica è stato rinnovato». Per questo progetto l'amministrazione ha investito 37mila euro, acquistando due cassoni auto-compattanti che dovranno contenere la spazzatura per una settimana, fino all'arrivo degli operatori ecologici.

Il pontile. Sono terminati molto rapidamente i lavori di restyling sul porto. Con ringhiere più stabili, nuove bitte ed altri miglioramenti, l'approdo è finalmente più sicuro e le navi Toremar avranno meno difficoltà ad attraccare sull'isola.

Stefano Taglione

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