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FEDERALISMO DEMANIALE PER I TESORI DI PIANOSA

Il Tirreno Elba News, 31 agosto 2010

alt file Collegamenti giornalieri e recupero di vecchi beni che "spettano ai vecchi abitanti", cosi il Comune vuole salvare l'isola piatta.
Lo scrive il Corriere: "Cta morendo, edifici bellissimi si sgretolano"

Federalismo demaniale e collegamenti giornalieri per far rinascere una Pianosa che sta morendo. Lo scrive il Corriere della Sera, in un articolo di Marco Gasperetti, corrispondente toscano inviato sull’isola:

“I collegamento giornaliero e la concessione di terreni – spiega Giuseppe Foresi, delegato comunale per Pianosa – sono primi passi verso uno sviluppo sostenibile. Puntiamo al federalismo demaniale con il recuperi di molti beni che spettano ai vecchi abitanti. Stiamo partecipando a un progetto, condiviso dai ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti, per migliorare l’accesso ai siti archeologici. L’isola segreta deve essere un ricordo”. E anche il parco naturale dell’Arcipelago, di cui l’isola fa parte, non è contrario a un’apertura controllata: “Il pubblico non riesce più a mantenere patrimonio esistente – dice Franca Zanichelli, direttrice del Parco –. Ma il privato che eventualmente può arrivare a Pianosa deve essere legato agli interessi collettivi, ambientali e storici. No a un’apertura a turismo di massa o peggio alla speculazione edilizia. Sì, a un isola dove l’eco-turismo e la bio agricoltura possano convivere senza traumi”.

“Il carcere di massima sicurezza per i boss della mafia è stato chiuso da dodici anni – ricorda il Corriere - Eppure Pianosa, l’isola di dieci chilometri quadrati a ovest dell’Elba, non ha ancora perso le catene. Tutto è vincolato dal demanio (sono addirittura quattro i ministeri proprietari delle strutture) e in attesa di scelte politiche e intricate vicende burocratiche, l’isola sta morendo inabitata e i suoi tesori archeologici (tra queste splendide catacombe romane) e edifici ottocenteschi di rara bellezza si stanno sgretolando. Il turismo è limitato a 250 sbarchi al giorno, i vecchi abitanti dello “scoglio”, comune di Campo, sono praticamente “esuli” all’Elba o sul “continente”, e l’antica Planasia d’inverno è deserta”.

“Adesso però le cosa potrebbero cambiare – aggiunge il reportage - Il comune di Campo, che ha giurisdizione amministrativa, ha vinto una causa contro il demanio per il riconoscimento dell’uso civico di duecento appezzamenti di terra, trenta ettari in tutto, che saranno concessi ai cittadini per avviare coltivazioni biologiche e altri progetti. Allo stesso tempo, il sindaco, Vanno Segnini, ha deciso di indire una gara pubblica per garantire un collegamento giornaliero tra l’Elba e Pianosa. Una rivoluzione che interromperà la clausura. ‘L’isola non sarà più terra morta - promette il sindaco - ma tornerà a vivere come è giusto che sia. Abbiamo in mente progetti assolutamente ecocompatibili capaci di salvare questo incredibile patrimonio ecologico, artistico, archeologico e culturale’”.

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