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IL CARCERE DIVIDE IL PD: LA REGIONE DICE NO, MA...

Il Tirreno, 13 febbraio 2009

Lumia: «O lì, o all'Elba: isole fondamentali per la lotta alla mafia»

PIANOSA. Per la Regione, che contesta il metodo ma anche il merito, sarebbe un errore riaprire Pianosa in chiave 41 bis, il carcere duro. E il presidente del Parco dell'Arcipelago Mario Tozzi, che ha anche minacciato di incatenarsi, ha spedito una lettera a Roma, invitando il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo a visitare l'isola «per capire e toccare con mano la grande perdita di natura, di quiete e di cultura che dovremmo subire e l'opportunità per il ministero di lanciare un progetto virtuoso di tutela ambientale».

«Realizzare un carcere speciale - spiega invece il presidente della Regione Claudio Martini - vorrebbe dire aggiungere cemento e sottrarre metri alla natura. Un provvedimento che nel merito sembra avere più costi che benefici e che stravolge le scelte e gli investimenti per un futuro diverso fatti in questi anni. Ma è anche sbagliato il metodo - prosegue - perché sulla proposta non c'è stato alcun confronto e la decisione arriva come calata dall'alto». Per Marco Betti, assessore ai parchi, «riaprire Pianosa con il carcere duro vorrebbe dire la fine del turismo sostenibile».

Il disegno di legge sulla sicurezza, che prevede la riapertura delle carceri speciali per il 41 bis, è stato già approvato dal Senato e ora è alla Camera. Nella minoranza parlamentare, che è maggioranza nel governo della Toscana, emergono posizioni diverse. Mercoledì gli onorevoli Silvia Velo ed Ermete Realacci, entrambi Pd, hanno presentato un'interrogazione al ministro Prestigiacomo preoccupati per l'ipotesi della riapertura di Pianosa. Ma il senatore siciliano del Pd Giuseppe Lumia, membro della commissione antimafia, va avanti deciso: a settembre ipotizzò la riapertura di Pianosa e Asinara per i mafiosi, ed è sua l'iniziativa dell'emendamento che a Roma ha visto insieme maggioranza e opposizione.

Lumia, prima che di Pianosa, parla della lotta alla mafia: «II 41 bis è indispensabile per la democrazia - dice - perché è accertato che i mafiosi, dalle carceri continentali, continuano a impartire ordini verso l'esterno: indicano l'appalto, chi deve pagare il pizzo, chi deve essere ucciso. Se vogliamo combattere veramente la mafia abbiamo bisogno di un 41 bis efficace. E' risaputo che in alcune isole ci sono strutture penitenziarie: non capisco perché non ci debba essere il 41 bis. E non è vero che un carcere sia incompatibile con lo sviluppo e la tutela ambientale. Per ristrutturare occorrono tanti soldi? Va bene, tutti quelli che ci vogliono: il 41 bis va garantito».

Ma il senatore Lumia, cosa pensa di Pianosa? «A mio avviso deve essere valutata - sostiene - occorre un progetto di valutazione sulle ipotesi possibili. Comunque su un'isola come quella si porterebbero occupazione e sviluppo sostenibile, mentre oggi le strutture sono in abbandono. Se poi si valuta che a Pianosa è meglio fare altre cose, come la detenzione alleggerita, e il 41 bis va meglio a Porto Azzurro, o viceversa, lo vedremo. A noi interessa un 41 bis rigoroso».

Secondo Lumia, anche se tornassero i detenuti del 41 bis - «massimo un centinaio di persone» - le gite a Pianosa potrebbero proseguire, perché c'è la possibilità di una struttura appartata: ovvero la diramazione Agrippa, quella del carcere duro degli anni 70-'90, dove sono già passati boss come Michele Greco. «Penso che il governo debba decidere presto - conclude Lumia - ma non posso dirlo io. Ho chiesto alla Fondazione Caponnetto, perché l'idea del 41 bis sulle isole è nata con loro, un incontro». Potrebbe esserci a fine mese, in sede pubblica, a Campo nell'Elba, il Comune a cui amministrativamente appartiene l'isola del diavolo.

Per Marco Filippi, livornese, senatore del Pd, bisogna osservare bene il modello Gorgona, dove c'è una colonia penale agricola: «Il carcere non preclude la convivenza. La riapertura di alcune strutture non è solo funzionale, ma va vista come elemento di garanzia per valorizzare l'isola stessa». Intanto dall'Elba è partita un'interrogazione ai ministri Prestigiacomo, Tremonti e Alfano: «Cosa intendete fare di Pianosa e del suo patrimonio archeologico e ambientale?» Lo chiede l'ori. Bosi (Udc), che è anche sindaco di Rio Marina.

Elisabetta Arrighi

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