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PIANOSA RISCHIA DI TORNARE UN CARCERE

Il Tirreno Extra, 12 dicembre 2008

Tozzi: «Noi siamo decisamente contrari a questo progetto»
L'ex Isola del Diavolo dovrebbe ospitare reclusi in regime 41 bis.
S'ipotizza anche l'arrivo di 250 guardie.

PORTOFERRAIO. Pianosa nuovamente un supercarcere. L'isola si appresta a essere un'isola destinata al regime carcerario noto come 41 bis. Un passo indietro nel tempo. Di certo un colpo di maglio a tutto il comparto turistico. Qualcosa di più di una ipotesi. Una linea che viene seguita dal Governo Berlusconi e che si potrebbe concretizzare nei prossimi mesi. Sull'isola anche un insediamento di 250 guardie carcerarie. Non c'è ancora l'ufficialità e certo è che i tempi per un così massiccio e invadente insediamento carcerario non potrebbero essere troppo rapidi, date anche le difficoltà infrastrutturali. Un progetto che non piace in particolar modo al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano che proprio su Pianosa aveva ideato una serie di progetti legati anche alla valorizzazione e all'utilizzo dell'isola anche nel periodo invernale.

Parco nazionale contrario e non solo. Certo è che è proprio il Parco a fare presente la sua assoluta contrarietà a questa ipotesi per ragioni ambientali, paesaggistiche e di sviluppo economico dell'isola. Del resto che su Pianosa: insistono vincoli ambientali comunitari e nazionali, insistono importanti vincoli archeologici, l'isola presenta un'area marina protetta e che un turismo ragionato e sostenibile permette un volume di affari non trascurabile per l'economia dell'arcipelago. Parco contrario, insomma all'utilizzo dell'isola per un regime carcerario di massima sicurezza come il 41 bis.

I motivi sono chiari: l'isola è stata riaperta alla fruizione naturalistica: chiuderla nuovamente, come inevitabilmente avverrebbe in questa ipotesi, sarebbe un passo indietro e una impoverimento per i turisti che chiedono di visitarla. Il Parco nazionale dell'Arcipelago è invece favorevole al regime carcerario attuale ed anche ad un incremento dei detenuti presenti sull'isola, per favorire il loro recupero sociale con attività utili all'ambiente. A questo riguardo si ricorda che negli ultimi mesi il Parco ha lavorato attorno a questa ipotesi di concerto con le autorità carcerarie e al comune di Campo nell'Elba. «Pianosa - ha detto il presidente Tozzi - dovrebbe essere destinata al reinserimento dei detenuti, come quelli che già adesso operano sull'isola. Il regime del art. 21 è compatibile con l'ambiente e sostenibile grazie ad una fruizione moderata e regolamentata del territorio. Il ripristino del 41 bis significherebbe perderla alla fruizione dei cittadini e non tenere conto delle necessita di tutela della biodiversità sancite dalle leggi internazionali vigenti. Noi siamo dunque decisamente contrari a questa ipotesi».

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