pianosa

PIANOSA DA CARCERE A LABORATORIO AMBIENTALE

Lisola 15 febbraio 2007

Pianosa da carcere a laboratorio ambientale.
Pronti progetto e oltre 5 milioni per interventi alle strutture e di valorizzazione
Sarà recuperata la Casa dell'agronomo che ospiterà un museo e attività scientifiche.

PORTOFERRAIO. Da ex isola del Diavolo a oasi naturalistica. Da ex supercarcere, quello voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a laboratorio ambientale, culturale, naturalistico. Sono passati ormai dieci anni da quando l'ultimo detenuto, Nitto Santapaola sottoposto a regime del 41 bis lasciò Pianosa. L'ultimo boss era stato anche il più importante: Benedetto "Nitto" Santapaola da Catania. L'uomo considerato a lungo il numero due della mafia, dietro solo a Totò Riina, e che venne arrestato nel maggio del 1993 a Caltagirone dopo dieci anni di latitanza. Si lasciò dietro le spalle la sezione Agrippa, strutturata in 4 bracci circondati da mura di cemento armato lunghi chilometri.

Nell'Agrippa erano passati boss di Cosa Nostra come Pippo Calò, Michele Greco, Filippo e Michele Graviano ma anche molti brigatisti, tra cui Renato Curcio e Franceschini. Ora un progetto della Provincia da oltre 5 milioni di euro. Un progetto che sta per decollare e che, dopo essere stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo Granducale, verrà illustrato domani al consiglio direttivo dell'Ente Parco. Un progetto di sostenibilità ambientale che farà da capofila a tutto l'Arcipelago toscano e che ha trovato piena adesione da parte del nuovo presidente del Parco nazionale, Mario Tozzi, che ha sottolineato che "la sostenibilià ambientale è una delle questioni prioritarie per quanto riguarda gli aspetti legati ai servizi quali la gestione dei rifiuti, l'approvvigionamento idrico, le fonti energetiche". Un progetto che decolla. Franco Franchini è il presidente del consiglio provinciale. Dice: "Abbiamo completato l'indagine conoscitiva sugli aspetti territoriali di Pianosa. Ora, anche insieme agli altri soggetti interessati, in primis il Parco nazionale, siamo pronti a partire anche dopo i suggerimenti e proposte di tutti i soggetti interessati. Sarà un lavoro sinergico nell'interesse collettivo".

Un progetto a ampio respiro. Prevede sei diversi tipi di interventi per un investimento complessivo di 5 milioni e 217 mila euro. Gli obiettivi riguardano diversi settori d'intervento. Si parte dal recupero della struttura edilizia della "Casa dell'agronomo" che diventerà un centro museale e polifunzionale dedicato alla ricerca scientifica e alla conservazione del patrimonio naturalistico, storico e archeologico. Poi si guarda allo sviluppo di tecniche agricole che utilizzino metodi biologici e a basso impatto ambientale. Ma Pianosa sarà anche sede di una scuola europea e saranno monitorate le risorse idriche.

Un programma speciale di tipo strategico quello della Provincia con l'obiettivo di recuperare l'isola con un rilancio legato alla valorizzazione degli aspetti scientifici e turistici. Il tutto attraverso un programma che è scaturito anche da un confronto con tutti gli enti che, a vario titolo, hanno competenze sull'isola. E poi una comunità penitenziaria aperta. In questo caso il ministero di Grazia e Giustizia sosterrà quello che appare uno dei segmenti più interessanti, se non altro, sotto l'aspetto etico-morale e sociale. Un interesse particolare anche per l'agricoltura.

Una valorizzazione delle culture agricole con particolare attenzione all'impiego di sistemi a basso impatto ambientale, recuperando tecniche e tipologie del passato pianosino. Dice Franchini: "Si punta alla coltivazione di terreni per la produzione di vini passiti con la realizzazione di vigneti sperimentali, la riattivazione degli oliveti esistenti, una migliore e maggiore attenzione al frutteto esistente come pure la creazione di frutteti sperimentali adatti alle specifiche condizioni climatiche dell'isola. Non meno importante è il progetto relativo agli interventi per l'assetto idrogeologico dell'isola. Iniziando dalla valutazione delle sorgenti a Pianosa, verranno effettuati interventi di controllo e monitoraggio delle risorse idriche come pure saranno messi in atto interventi per la difesa del suolo, la produzione e distribuzione dell'energia, lo smaltimento dei rifiuti".

Baldo Puccini

torna indietro