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PIANOSA, LIMITI A TURISTI GIORNALIERI E PLASTICA

Lisola 27 febbraio 2007

Pianosa, limiti a turisti giornalieri e plastica
L'ipotesi di ridurre il numero dei visitatori che in estate raggiungono quotidianamente l'isola è stata presa in esame nel corso di un summit a tre fra Parco, Comune di Campo e amministrazione penitenziaria di Porto Azzurro.
Al vaglio anche il compostaggio dei rifiuti organici

CAMPO - Si torna a discutere di Pianosa Adesso che il Parco nazionale è tornato alla piena operatività, si riprendono in mano le redini della programmazione delle diverse attività sostenibili sull'isola piatta in stagione turistica. In un ottica più attenta alla fragilità dell'ecosistema che la caratterizza.

La scorsa settimana, presso la sede di via Guerrazzi, si è tenuto un incontro di vertice tra alcuni esponenti del Consiglio direttivo del Pnat, il Comune di Campo nell'Elba e la direzione del carcere di Porto Azzurro. Un summit dettato dall'esigenza di regolamentare l'accesso e la fruizione turistica in funzione dell'estate. "Quello della scorsa settimana è stato un primo incontro necessario a definire le basi della discussione, in relazione a questioni su cui andremo a decidere il 1 marzo prossimo" chiarisce Sauro Rocchi, presente alla riunione in rappresentanza di Campo.

"Ci siamo soffermati su alcune cose specifiche, sulle quali è stato trovato un accordo ma non si è ancora presa alcuna decisione definitiva", aggiunge. La strategia da assumere verrà definita nell'incontro in programma in questi giorni. L'ipotesi più probabile, comunque, prevede la revisione delle visite turistiche giornaliere. L'accesso a Pianosa, in sostanza, dovrebbe essere ridotto 250 presenze al giorno, a fronte delle 450 degli anni scorsi e con partenze solo da Marina di Campo. "Pensiamo che il flusso turistico diretto sull'isola non possa partire da molti punti diversi", continua Rocchi, "perché diventa incontrollabile. Per questo pensiamo che l'unico porto di imbarco e sbarco debba essere quello campese".

Comune di Campo e Parco nazionale concordano anche sul proposito di ridurre la presenza della plastica sull'isola e, eventualmente, di attivare il compostaggio dei rifiuti. "Per la raccolta dei rifiuti a Pianosa il Comune di Campo nell'Elba spende 90mila euro l'anno", riprende Rocchi.

"Se riusciamo a lavorare per eliminare la plastica e compostare la frazione organica, oltre ad un vero e proprio risparmio, possiamo anche dare un segnale importante su come impostare Pianosa nel futuro". Molti gli aspetti su cui discutere in previsione della stagione turistica, ormai alle porte. In ballo ci sono i trasporti marittimi, ma non è esclusa la possibilità di dotarsi di un mezzo per consentire la mobilità sull'isola. "Tutto questo per prendere coscienza di come potrebbe essere fruita l'isola e della sua destinazione", aggiunge il consigliere comunale di Campo nell'Elba, "e molte delle ipotesi sono condivise. Quindi la strada individuata potrebbe essere quella giusta". Ai flussi turistici (contingentati e regolamentati) da primavera a fine estate si aggiungono, però, ulteriori presenze sull'isola. Per motivi scientifici, ambientali, di studio.

Quindi la questione della fruizione dell'isola va affrontata secondo un'angolatura più ampia. Inoltre, parlare di Pianosa significa anche prendere in esame e valutare anche il progetto di più ampio respiro, presentato dalla Provincia di Livorno. L'iniziativa, illustrata al presidente dell'Ente Parco nei giorni scorsi, si aggiunge alle previsioni del Parco e del Comune di Campo.

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