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LA NATO TORNA A PIANOSA

Lisola 20 giugno 2006

La Nato torna a Pianosa

CAMPO - Dureranno fino all'I 1 luglio le ricerche sul mare di Pianosa effettuate dall'Università di Pisa in collaborazione con il Nurc (Nato Undersea Research Centro) di La Spezia. Per presentare l'iniziativa e anche per evitare gli equivoci del passato, quest'anno il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa convocata a Portoferraio a bordo della nave Leonardo.

L'altra nave, l'Alliance, anch'essa coinvolta nelle ricerche, lo scorso anno salì agli onori delle cronache a causa di un quasi naufragio. Fece molto scalpore in particolare l'ipotesi che sull'isola piatta fossero in corso delle ricerche militari "mascherate" da missioni scientifiche. La congettura venne smentita dagli studiosi tramite il responsabile del progetto Pianosa Francesco Cinelli, ordinario di Biologia marina.

"Questa è la prosecuzione del lavoro compiuto lo scorso anno", ha affermato Cinelli nel corso della conferenza stampa. I dubbi non sono stati però del tutto fugati, alimentati anche dal marchio "Nato" presente nei materiale fornito ai cronisti.

"Per poter compiere degli studi - ha precisato il docente universitario - occorrono strumentazioni all'avanguardia e attualmente l'Università non può permettersi di comprare una nave come questa". In effetti la Leonardo non ha l'aspetto di una nave da guerra ma non basterà a convincere chi già l'anno scorso era critico verso questo tipo di collaborazioni.

Le attività a Pianosa sì articoleranno secondo varie linee di ricerca. Prima di tutto il monitoraggio delle praterie di posidonia oceanica. "Per noi - spiega Cinelli - la grande prateria di Pianosa è il termine di paragone per capire lo stato di salute delle altre". Un'altra linea di studio riguarderà caratterizzazione e studio dei popolamenti coralligeni, concrezioni organiche prodotte principalmente da alghe calcaree. Ospitano un elevatissimo numero di organismi sia animali che vegetali, per questo motivo lo studio e la tutela di questo ambiente assume particolare rilevanza.

Altro filone la caratterizzazione e lo studio dei popolamenti rocciosi mesolitorali. Infine è prevista l'installazione di un sistema acustico passivo ovvero un microfono per captare le emissioni sonore dei cetacei. Vicino Pianosa, infatti, passano le rotte migratone dei più grandi animali del Mediterraneo. 1 dati raccolti serviranno a creare una mappa batimetrica del fondale. L'Alliance quest'anno opererà intorno a Pianosa ma in acque con fondali di almeno 40 metri, sempre effettuando ricerche di tipo acustico.

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