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PIANOSA - UN ACCORDO TRA PNAT E COMUNE DI CAMPO? I DUBBI DEL CIGNO VERDE

Elbareport 17 aprile 2005

Pianosa - Un accordo tra PNAT e Comune di Campo? I dubbi del Cigno Verde

La strana pubblicazione all'albo del Comune di Campo nell'Elba di un "verbale" di un incontro tra il Vicesindaco Graziani ed il Commissario Barbetti del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, spiega bene quali siano i progetti per Pianosa. E riserva alcune sorprese. Nel 2004 Pianosa è stata teatro di un pesantissimo scontro tra Comune e Parco, uno dei problemi sollevati proprio dal Vicesindaco Graziani era che il numero di 450 visitatori giornalieri era ingestibile per come è organizzata Pianosa e per la mancanza di infrastrutture funzionanti e servizi.

Sulla base di questo convincimento il Comune di Campo nell'Elba mise un nuovo biglietto di ingresso a Pianosa ed il Parco Nazionale sospese per qualche giorno l'accesso all'Isola, per poi modificare il proprio ticket e riportare il numero di visitatori giornalieri da 450 ai 250 degli anni passati.

Perchè quest'anno senza che si sia ancora fatto niente (nessun progetto di una gestione diversa da quella del 2004, nessun miglioramento dei servizi igienici, ecc.) si parla di innalzare direttamente il numero di 350-400 visitatori, esclusi i residenti?

Da quel che si dice con insistenza, sembra che a Pianosa nella prossima estate ci saranno 20 famiglie di guardie penitenziarie residenti e circa 60 detenuti (e in un'intervista televisiva il Dottor Tinenebra, in occasione della visita del Ministro Castelli all'Elba, ha detto che il Ministero della Giustizia vorrebbe aumentare di molto questo numero) alle quali si aggiungono i frequentatori estivi dell'Isola gestiti dall'Associazione "Amici di Pianosa", ricercatori, imbucati e privilegiati vari, etc. Anche tutta questa gente - una cifra attualmente non definibile, ma sicuramente oltre 100 persone fisse - vive sull'isola, ma non sembra verrà conteggiata nei 350/400. A questi si aggiungeranno anche i 200 visitatori che il martedì raggiungono Pianosa con il traghetto di linea della Toremar?

A conti fatti si tratta di circa 500 persone al giorno fra fissi e turisti, con una punta di 700 il martedi. Comune e Parco hanno valutato la produzione di spazzatura visto che sarà ritirata da Pianosa, come sempre, solo il martedì, cosa che nel 2004 ha provocato non pochi disagi e proteste?

Lo studio della Provincia di Livorno, tratto da dati dell'Università di Firenze, che parla per Pianosa della capacità di carico antropico di 450 presenze giornaliere, al quale si rifanno Comune e Parco per giustificare nel 2005 quel che non andava bene nel 2004, si riferisce ad una gestione di Pianosa "a regime", cioè con servizi, acqua, fognature funzionanti, e strutture per ospitalità, agricoltura, ricerca scientifica e turismo didattico restaurate e realizzate. Comune e Parco invece parlano semplicemente di scaricare sull'Isola oltre 400 persone al giorno che, in effetti, finiscono per occupare tutti la spiaggetta di Cala Giovanna - con due gabinetti funzionanti -, ormai trasformata in una succursale affollata di un qualsiasi stabilimento balneare mal gestito.

Se un escursionista che va a Pianosa per scoprire un pezzo di Mediterraneo ancora intatto deve poi conquistarsi la spiaggia come se fosse a Viareggio, quale è l'immagine dell'isola gestita dal Parco Nazionale?

E come Comune e Parco pensano di impedire che si ripetano abusi, violazione del numero di visitatori consentito e prepotenze che caratterizzarono l'estate pianosina del 2004? Con quali strumenti e progetti si intendono impedire gli episodi di bracconaggio documentati da LEGAMBIENTE?

Ci sono anche buone proposte che sarebbe bene discutere pubblicamente: la creazione di punti di immersione controllati e destinati ai Diving Centers con guide ambientali a bordo, la proposta di gestione del flusso di visitatori fatta dalle agenzie di viaggio elbane. Come si rapporteranno questi progetti con i 350/400 visitatori scaricati ogni giorno su Pianosa e come questo enorme flusso turistico inciderà su un'isola di 10 kmq., Zona di Protezione Speciale dell'Unione Europea che ospita preziose rarità faunistiche e botaniche e che, nei giorni scorsi, il Ministero dei Beni Culturali ha sottoposto interamente a vincolo archeologico?

Per parlare di questo LEGAMBIENTE ha chiesto, ormai da molto tempo, un incontro al Commissario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Barbetti ci ha risposto che sta ancora definendo la prossima gestione di Pianosa con Comune e Capitaneria di Porto e che l'incontro avverrà solo dopo che ci saranno idee precise e condivise tra questi Enti. Dal "verbale" su Pianosa esposto all'albo del Comune di Campo nell'Elba sembra che le idee ci siano e gli accordi anche.

Siamo sempre più perplessi su queste scelte che sembrano più dettate dagli interessi commerciali che dalla cura dell'ambiente che dovrebbe essere la bandiera di battaglia in un territorio protetto da un Parco Nazionale.

Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano

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