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RICONOSCIMENTO UNESCO PER LE ISOLE DI TOSCANA.

Lisola 22 luglio 2003

Riconoscimento Unesco per le Isole di Toscana.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite promuove l'Arcipelago Toscano tra le nuove 15 Riserve della Biosfera a livello mondiale.
Barbetti: "Un ulteriore elemento di prestigio"

L'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza, la Cultura e la Comunicazione fondata nel 1945 a Parigi e di cui fanno parte 185 Stati, ha riconosciuto le Isole di Toscana "Riserva della Biosfera".

Primo arcipelago in Italia e tra i quindici nuovi luoghi nel mondo ad ottenere il prestigioso riconoscimento, le Isole di Toscana sono state inserite tra le Riserve della Biosfera del programma Mab (L'uomo e la Biosfera), progetto volto alla valorizzazione del patrimonio naturale e allo sviluppo delle attivitā socio-economiche compatibili.

"Le Isole situate nel Mar Tirreno- si legge nella motivazione dell'Unesco - godono di una vasta diversitā di habitat e condizioni di impatto umano, che variano dall'importante destinazione turistica dell'Elba alla vicina isola incontaminata di Montecristo".

Obiettivo principale del Mab č di raggiungere l'equilibrio tra le attivitā socio-economiche delle popolazioni locali e lo sviluppo e la conservazione del patrimonio naturale. In questo contesto, le Riserve della Biosfera rappresentano ecosistemi terrestri e costieri che forniscono proposte concrete all'uso sostenibile delle risorse, conciliando le esigenze di sviluppo con quelle del rispetto dell'ambiente.

Veri e propri laboratori viventi, le Riserve, riconosciute a livello internazionale e poste sotto la giurisdizione dei rispettivi paesi di appartenenza, forniscono indicazioni preziose sulla possibilitā di una gestione integrata del territorio, delle acque e della biodiversitā. Tra i loro obiettivi figurano infatti la conservazione del paesaggio, degli ecosistemi, delle specie e delle variazioni genetiche e lo sviluppo sociale ed economico in termini di sostenibilitā.

Le Riserve forniscono inoltre informazioni sui temi locali e globali della conservazione e dello sviluppo, fungendo da laboratori per programmi scientifici che riguardano diversi settori.

Le Riserve della Biosfera sono organizzate in tre aree collegate: zone centrali (Core area), zone tampone (buffer zone) e aree di transizione (transition area).

La scelta delle Isole di Toscana non č casuale, rappresentando un sistema unico nel bacino del Mediterraneo per diversitā biologica, geomorfologia, vegetazione, sviluppo antropico ed evoluzione degli ambienti naturali.

"L'elezione dell'Arcipelago Toscano a Riserva della Biosfera - č stato il soddisfatto commento del commissario del Parco, Ruggero Barbetti - costituisce un ulteriore elemento di prestigio nel panorama mondiale, nel rispetto delle autonomie e dei piani gestionali delle amministrazioni locali".

Il Programma Mab

Il programma Mab (Man and Biosphere) č stato avviato nel 1971 - sotto la direzione dell'ecologo terrestre italiano Francesco Di Castri - dalla Divisione di Scienze ecologiche dell'Unesco, quale specifico Programma intergovernativo del settore Scienze dell'organizzazione delle Nazioni Unite.

Come guida per lo sviluppo del progetto sono stati indicati inizialmente tredici diversi "sottoprogrammi tematici" tra cui appunto le "Riserve della Biosfera" e gli "Ecosistemi urbani".

Il programma ha avuto negli anni diverse evoluzioni: l'articolazione in Reti regionali, tra cui la Rete Regionale Europea che comprende anche Stati Uniti e Canada, l'ampliamento e il potenziamento della rete internazionale delle Riserve incentrata sulla conservazione e gestione strategica della biodiversitā, la gestione delle Riserve in conformitā alle indicazioni della Conferenza di Rio (1992) e alla relativa Agenda 21 per lo sviluppo sostenibile.

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