pianosapianosa

ISOLE-CARCERE A RISCHIO

Il Tirreno 11 luglio 2003

Isole-carcere a rischio

LIVORNO. Fra la costa di Pianosa e Punta Ala ci sono 59 km di mare. Da una parte l'isola che da qualche anno ha dismesso il carcere, diventando praticamente una piattaforma disabitata; dall'altra una delle località alla moda della costa maremmana. Pianosa, che come ribadisce in questa pagina l'ispettrice Ducci della Soprintendenza ai beni archeologici, condensa in sé una serie di eccezionalità dovute alla sua storia, che parte dall'età della pietra per arrivare al 1856, quando divenne colonia penale.

E' un'isola strana, Pianosa.

Pianeggiante, quasi invisibile sul mare, con il massimo rilievo rappresentato dal Poggio della Quercia alto 28 metri. Un'isola dove 7.500 anni fa l'uomo si cibava di carne di pecora e di capra, mangiava patelle. granchi e la foca monaca. Le esigenze di tutelare Pianosa sono eccezionali, ma anche su altre due isole dell'Arcipelago - Gorgona e Capraia - ci sono beni sottoposti a vincolo. A Gorgona, isola-carcere tuttora in funzione, l'area archeologica è però molto modesta, vicino al porto, dove c'era una villa romana. Anche su Capraia (altra isola-carcere, dove però la casa di reclusione ha cessato le sue funzioni già dagli anni ottanta) ci sono alcuni vincoli per alcuni edifici, ma di portata molto limitata.

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