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IL FUTURO DELL'ISOLA PIATTA

Elbareport 6 marzo 2003

Il futuro dell'Isola Piatta

Nuove opportunità di sviluppo e valorizzazione del patrimonio naturale dell'Isola di Pianosa saranno offerte nella prossima stagione turistica. Gli interventi realizzati e programmati per il ripristino di parte dell'Isola permetteranno l'allargamento della fruizione da parte dei turisti di Pianosa. I proventi dei diritti d'ingresso che ne deriveranno saranno reinvestiti nell'ambito degli onerosi progetti di riqualificazione ambientale dell'area protetta sostenuti dal Parco, nonché nella predisposizione di tutti quegli interventi che si rendono necessari per una migliore salvaguardia e fruibilità dell'Isola di Pianosa.

La delibera commissariale riflette la volontà del legislatore di sviluppare in maniera mirata il territorio dell'Isola con l'opportunità di garantire la visibilità di aree sensibili. Inoltre, l'iniziativa del Parco è in sintonia con le proposte della Provincia di Livorno per la tutela e la valorizzazione di Pianosa. Prima di entrare nel merito delle decisioni della delibera, è opportuno rilevare che fino ad oggi l'Ente Parco ha destinato ingenti risorse finanziarie per il recupero ambientale e funzionale dell'Isola ed è in procinto di avviare la progettazione per una maggiore fruizione delle aree marine e terrestri. Inoltre, l'adozione di questa delibera pone concretamente in essere la volontà del Parco di avviare un processo di valorizzazione delle aree protette, attraverso ipotesi che consentano di produrre entrate da autofinanziamento e quindi in grado di offrire un valore aggiunto anche in termini economici all'Ente, secondo quanto più volte raccomandato dal Servizio Conservazione della Natura del competente Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio.

Le linee guida per una rinnovata attività sperimentale di fruizione dell'Isola di Pianosa presentano alcune interessanti novità. Innanzitutto, la limitazione della fruizione dell'Isola, in via sperimentale e nelle more di approvazione del Piano del Parco, è stata portata a circa 400-450 visitatori giornalieri, organizzati secondo modalità che saranno definite con successivi atti.

Un'altra importante novità riguarda la possibilità di effettuare escursioni a mare, attraverso le attività di kajak e sea-watching, fermo restando che le visite dell'Isola di Pianosa all'interno dell'ex colonia penale delimitata dal c.d. "muro Dalla Chiesa", così come le escursioni a mare, debbono avvenire esclusivamente con guide ufficiali del parco o, in mancanza di queste, con guide ambientali riconosciute ex L.R. 54/97 in misura di una ogni circa 30 visitatori. Gli itinerari possibili per le escursioni organizzate in mountain bike sono evidenziati in una specifica cartina, mentre i percorsi inerenti le attività di sea-watching e kajak saranno individuati successivamente con apposito provvedimento.

Si pensa, poi, di definire con successivi atti l'eventuale fruizione sperimentale dell'Isola anche a mezzo di quadrupedi e/o con mezzi da questi trainati. Un altro aspetto innovatore limita l'accesso all'Isola di Pianosa esclusivamente a mezzo imbarcazioni appositamente adibite a trasporto passeggeri in partenza dai porti compresi nelle isole dell'Arcipelago Toscano e preventivamente autorizzate, per quanto di competenza, dall'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ad eccezione del servizio di linea della Soc. Toremar in partenza ogni martedì da Porto Azzurro. Previa verifica della disponibilità di immobili, sarà inoltre autorizzata la permanenza sull'isola di piccoli gruppi di circa 15 persone coinvolte in attività di educazione ambientale a terra (itinerari trekking e mountain bike) e a mare (kajak e sea watching) secondo le modalità tecniche che saranno appositamente predisposte dalla Direzione dell'Ente per la necessaria e definitiva autorizzazione.

Sempre tra le novità, con separato atto, verrà poi autorizzata la fruizione, attraverso il posizionamento di apposite boe, di parte dello specchio acqueo che circonda l'isola di Pianosa da parte di centri di immersione (diving) e di natanti e imbarcazioni da diporto. Infine, per quanto concerne le attività di trekking all'interno della ex colonia penale, gli escursionisti sono tenuti ad utilizzare i sentieri battuti esistenti senza recare pregiudizio alla flora e alla fauna presenti.

Presenti anche diversi elementi di continuità. In primo luogo, è confermata la balneazione a Cala Giovanna, fatte salve le competenze degli enti preposti. In secondo luogo, confermata anche l'autorizzazione allo sbarco sull'Isola di Pianosa ogni martedì, per 200 visitatori, con il collegamento pubblico della Soc. Toremar. In terzo luogo, per ciascun visitatore che si recherà all'isola di Pianosa sarà corrisposto all'Ente Parco un compenso pari ad Euro 8, da utilizzare per gli interventi di valorizzazione e funzionamento dell'area protetta, compenso ridotto a 5 Euro per i bambini sotto i 12 anni e per i gruppi superiori a 30 persone, a 4 Euro per gli anziani sopra i 65 anni, per i residenti nelle Isole dell'Arcipelago Toscano e per le scolaresche mentre sono esenti i portatori di handicap, i bambini fino al compimento del 3° anno di età e coloro che devono recarsi a Pianosa per motivi di lavoro e/o istituzionali. Da evidenziare che sono state ampliate le riduzioni e che le esenzioni previste rappresentano un elemento nuovo. Per concludere, è stato stabilito che si procederà alla pubblicazione di apposito bando di gara per l'espletamento di un servizio di trasporto passeggeri all'isola di Pianosa in partenza dai porti di Porto Azzurro per il settore orientale dell'Elba e da Marina di Campo per il settore occidentale.


Ufficio Stampa Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano

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