pianosa

PIANOSA TRA I SITI DI INTERESSE MONDIALE

Lisola 14 febbraio 2003

Pianosa tra i siti di interesse mondiale
La richiesta è stata avanzata dall'Unesco alle autorità nazionali competenti.
Ricci: «Occorre censire il patrimonio esistente prima di avanzare qualsiasi progetto di utilizzo».
Intanto la Provincia di Livorno propone un modello di sviluppo sostenibile

PIANOSA nella Lista dei siti di patrimonio mondiale dell'Unesco. E' la richiesta avanzata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura per mezzo di Christian Manhart, responsabile per l'Italia della Divisione del patrimonio culturale dell'Onu.

La proposta si deduce da una recente lettera inviata da Manhart all'architetto Massimo Ricci, docente di Tecnologia dell'Architettura all'Università di Firenze e autore di numerose campagne di studio e rilevamenti all'Elba e di restauri importanti come quello effettuato alla Torre di San Giovanni a Campo o in fase di completamento alla Pieve di San Michele, nel Comune di Capoliveri.

La richiesta fa seguito alla relazione sullo stato dell'isola di Pianosa redatta dall'architetto Ricci in qualità di esperto Unesco per l'Università e il patrimonio monumentale, incarico conferitogli dal Forum di Valencia. Nel rapporto trasmesso a Parigi, sede mondiale dell'Organizzazione culturale delle Nazioni Unite, Ricci ha messo in evidenza due aspetti fondamentali: l'elenco dei principali monumenti architettonici dell'ex isola carcere (quali le catacombe il porto e il Bagno di Agrippa, solo per citarne alcuni) e le presunte ipotesi di vendita o cessione temporanea ai privati dopo che il Governo centrale, attraverso la Patrimonio Spa, ha fissato il valore di Pianosa in circa 8,5 milioni di euro.

La relazione è stata quindi trasmessa alla delegazione permanente italiana presso l'Unesco al fine di determinare, con le autorità nazionali competenti, le misure da intraprendere per ottenere l'inserimento dell'isola nella lista dei patrimoni dell'umanità.

L'eventuale dichiarazione dell'Unesco, al di là delle misure di salvaguardia e valorizzazione che essa comporterebbe, dovrebbe garantire la conoscenza scientifica del tessuto pianosino, condizione preliminare a qualsiasi intervento sull'isola. «Non è in effetti possibile - ha dichiarato Ricci - prevedere il futuro dei monumenti di Pianosa come di tutto l'Arcipelago toscano se prima non si studia, analizza e cataloga, con l'ausilio di specialisti che abbiano i titoli per farlo, il patrimonio esistente. In caso contrario tutti i progetti risulteranno sbagliati, essendo stati compiuti a caso. E' come se un medico volesse curare un paziente senza averlo prima visitato e sottoposto ad accertamenti».

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