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COLLABORAZIONE A 360 GRADI DALL'ELBA A PIANOSA CON LE 44 GUARDIE VOLONTARIE....

Il Tirreno giovedì 28 dicembre 2000

Collaborazione a 360 gradi dall'Elba a Pianosa con le 44 guardie volontarie, ora si pensa alla vigilanza in mare
Wwf e Parco, simbiosi nel segno dell'ambiente

È iniziata sotto i migliori auspici la collaborazione, - vigilanza ambientale - tra il Wwf Italia ed il Parco nazionale. Da luglio, infatti, 44 guardie, tra guardie ambientali volontarie e guardie giurate volontarie Wwf hanno pattugliato in maniera capillare l'intero territorio dell'area protetta, con il delicato compito di fornire un contributo diretto principalmente verso la prevenzione degli illeciti contro l'ambiente naturale e la salvaguardia dell'integrità del suolo.

Mettendo in campo un gruppo così qualificato di agenti di polizia amministrativa il Wwf, tra le maggiori associazioni ambientaliste che più hanno creduto nell'istituzione dell'area protetta nell'Arcipelago Toscano, si è messo a disposizione dell'Ente proponendo il suo programma di lavoro. Con l'affidamento da parte del Parco di un mezzo fuoristrada e di attrezzatura idonea per una efficace vigilanza ambientale, le guardie si sono applicate sull'emergenza incendi del periodo estivo.

Parallelamente partiva sull'isola di Pianosa una delicatissima attività di controllo del territorio, strettamente coordinata dal Cta/Cfs del Parco, vigilando sulla corretta fruizione dell'isola da parte dei turisti giornalieri. In questa occasione si sono evidenziate fattive collaborazioni anche con la guardia costiera, per quanto concerne fenomeni di ormeggio abusivo nella fascia costiera interdetta alla navigazione e di pesca illegale, ma anche con i carabinieri e la polizia penitenziaria, nel rispetto delle reciproche competenze. Basilare è risultato anche lo spirito di collaborazione e la disponibilità fornita dalla Prefettura di Livorno, la quale ha permesso in tempi rapidissimi di estendere l'operatività giuridica delle guardie giurate provenienti da altri nuclei provinciali della Toscana.

I pattugliamenti effettuati sia con il mezzo fuoristrada (Elba), sia con biciclette (Pianosa) fornite anch'esse dall'Ente Parco, oltre alle numerose escursioni a piedi lungo la rete sentieristica dell'Elba hanno permesso di monitorare il territorio protetto ed avvistare tempestivamente focolai di incendio e comportamenti irregolari, quali il transito di mezzi fuoristrada in aree di divieto come cesse parafuoco e sentieri; questi rappresentano infatti un forte rischio per la propagazione di incendi distruttivi oltre che di erosione del suolo e del depauperamento del patrimonio vegetale.

La collaborazione consolidata da anni tra il coordinamento provinciale guardie giurate Wwf e il Cta/Cfs del Parco ha permesso di mettere a punto anche una serie di interventi coordinati a soccorso della fauna selvatica particolarmente protetta in difficoltà, inviandola ai centri veterinari specializzati del Wwf Toscana per le cure del caso, con l'intento di seguirne il decorso clinico per poi, a guarigione avvenute, reintrodurla nel territorio di provenienza. Di pari passo è proseguita anche la vigilanza anti-bracconaggio nel rispetto del divieto di caccia in vigore all'interno dell'area protetta, attraverso il controllo dei confini e dell'integrità delle tabelle informative apposte dall'Ente. Non meno importante è stata l'attività legata all'individuazione di discariche abusive nel territorio del Parco, anche se solo in rari casi è stato possibile intervenire in flagranza di illecito.

Per il prossimo anno il Coordinamento provinciale delle guardie giurate Wwf si impegnerà a costituire una pattuglia specializzata per l'attivazione della vigilanza ambientale in mare che permetta, insieme alle altre forze di Polizia, di contribuire alla lotta contro gravi forme di distruzione dell'ecosistema marino, sfida che il Wwf lancerà con grande entusiasmo e decisione a tutela dell'area protetta.

Alessandro Sale, Wwf

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