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UN PRANZO DELLA LEGALITA' SULL'EX ISOLA DEL DIAVOLO

Il Tirreno Extra, 16 settembre 2008

PIANOSA. Un pranzo della legalità.Va oltre il rapporto conviviale l'appuntamento previsto nell'ex isola penitenziario, come dire Pianosa, previsto per venerdì. Protagoniste saranno le scolaresche elbane e i detenuti di Porto Azzurro, che per un giorno faranno da cerimonieri e distribuiranno i pasti realizzati con i prodotti dell'associazione "Libera" di Don Ciotti, frutto dell'impegno nei campi di lavoro svolto nei terreni confiscati alla mafia.

Non solo, saranno serviti anche cibi provenienti dalle lavorazioni agricole delle case di reclusione di Gorgona e Le Valette. "Un evento per ricordare l'emergenza criminalità nel nostro paese" dice Domenico Bilotta, responsabile nazionale del settore scuola, per la Fondazione Caponnetto "che attuiamo a Pianosa dove abbiamo una sede offerta dall'Amministrazione comunale retta da Antonio Galli. Con noi, oltre Elisabetta Caponnetto e Salvatore Calleri, anche l'Arci di Piombino, il direttore della casa di Reclusione di Porto Azzurro e lo Slow food elbano. Dopo questo momento partiranno gli impegni rivolti agli istituti scolastici isolani, come stiamo facendo dall'inizio degli anni 2000, d'intesa con la Giornata della scuola"

A Pianosa anche Beppe Lumia e Lorenzo Diana, senatori del Partito democratico da anni legati alla commissione nazionale antimafia, quindi rappresentanti della Provincia, degli Enti locali elbani, della Camera di Commercio, quindi Comunità montana, Unicoop Tirreno, Autorità portuale e Cgil, enti che sostengono il Pranzo della Legalità.
"Chi vuole partecipare" fa notare Fineschi dell'Arci di Piombino "si prenoti telefonando alla associazione al numero 0565221310. Il contributo per il viaggio e il pranzo è di 35 euro>.

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