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PRODURRE VINO A PIANOSA: SI PUÒ FARE. DOPO GORGONA, SFIDA DI FRESCOBALDI.

La Nazione, 6 febbraio 2017

Produrre vino a Pianosa: si può fare. Dopo Gorgona, sfida di Frescobaldi.
"Il progetto del vigneto è fermo: la speranza è che riparta presto"

"Da parte nostra c'è sempre l'interesse di fare una cosa di una certa importanza che possa portare un indotto a Pianosa e la faccia rifiorire. Una cosa fatta per bene, seria e nell'interesse dell'amministrazione penitenziaria per dare una speranza di lavoro ai reclusi".

Lamberto Frescobaldi, presidente della "Marchesi de' Frescobaldi" smentisce sul nascere la voce che si era diffusa con una certa insistenza nella vicina isola d'Elba di un possibile disinterese della grande casa vinicola nel portare avanti il progetto di impiantare nuove vigne nell'ex Alcatraz del Tirreno per produrre vino di qualità sull'esempio di quanto già fatto a Gorgona.
"Per Pianosa - aggiunge Lamberto Frescobaldi - serve un progetto con basi solide perchè l'innamoramento poi finisce. In un luogo come quello, complicato da raggiungere, bisogna fare un qualche cosa che possa creare un buon volume di produzione ed un posizionamento di prezzo sulla fascia medio alta perchè altrimenti non è sostenibile economicamente".

Il progetto - cosa confermata a settembre dal provveditore regionale dell'Amministrazione penitenziaria della Toscana Giuseppe Martone - sta attualmente vivendo un momento di impasse.
"Non conosco i motivi esatti - dice Frescobaldi - ma se vogliamo dare veramente un futuro a quella bellissima isola che è Pianosa, oggi abbandonata a se stessa, credo che un'iniziativa del genere sia fondamentale".

Il progetto ha iniziato a prendere corpo nello scorso mese di maggio in un incontro svoltosi a Firenze nell'ufficio del consigliere regionale Gianni Anselmi al quale, con Lamberto Frescobaldi, erano presenti l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi, l'allora sindaco di Campo nell'Elba Lorenzo Lambardi, il direttore del carcere di Porto Azzurro, Francesco D'Anselmo. "Dopo quell'incontro - spiega Lamberto Frescobaldi - ci siamo rivisti un'altra volta, ma poi è caduta l'amministrazione comunale di Campo nell'Elba con conseguente arrivo del commissario prefettizio ed è rimasto rutto fermo. Quando ci siamo occupati della questione avevamo fatto sì che l'amministrazione penitenziaria richiedesse alla regione ettari di superficie della riserva regionale destinati ai nuovi impianti. Ne sono stati ottenuti 6,5. Si potrebbe partire con 1O ettari, ma con 10 ettari non si sta in piedi. Sarebbe necessario fare subito un'altra domanda per incrementare i diritti di im­ pianto per portarli nel giro di 2-3 anni a 30 ettari che è la superficie sulla quale abbiamo ipotizzato il dimensionamento della coltivazione che a regime potrebbe produrre circa 180 mila bottiglie". La produzione ovviamente non sarebbe immediata.

"Per fare le cose per bene -conclude Lamberto Frescobaldi - bisogna aspettare la quarta foglia. Poi ci vuole un anno di affinamento. Quindi servono 5 anni. A Pianosa vorremmo puntare sul bianco. La produzione è più difficile e delicata, ma crediamo che in quel contesto si possano fare cose interessanti. Pensiamo ad un vino da commercializzare sia in Italia che all'estero che possa essere una bandiera del made in Italy. Il nome? Ovviamente Pianosa perchè il legame tra prodotto e territorio deve essere stretto".

Roberto Medici

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